Buongiorno dottoresse e dottori, il video di oggi potrebbe quasi non avere senso di esistere, perché se lo stai guardando vuol dire che sei su Facebook, o su instagram, o su youtube, o su linkedin…oppure sul mio blog.
Perché oggi parliamo di presenza sui social.
Perché devi essere sui social
Potrebbe non avere senso perché se mi vedi, a parte il blog, sei sui social.
Potrebbe quasi non avere senso perché bisogna vedere se li stai usando come si deve.
Infatti, come ho detto nell’ultimo video, non basta essere sui social, ma bisogna saperli usare.
👉Devi usarli per far sapere alle persone che ci sei.
👉E fare sapere alle persone che problema risolvi.
E questo non è facile da fare, è un lavoro.
Non è un caso se delle persone vengono pagate per far sta roba, perché ci vuole tempo e un sacco di gente non ha voglia di farlo.
Quindi sarà meglio che ti invogli in qualche modo perché hai un po’ di roba da fare.
1: capire che quello che fai non è per tutti
I tuoi soldi, il tuo tempo e la tua attenzione sono limitati, quindi dedicati alle persone che sono interessate, le altre lasciale fuori perché non puoi piacere a tutti.
Come fai?
Targettizzando le inserzioni. (il che implica di farne qualcuna di tanto in tanto).
Come?
Pensa a chi è rivolto il tuo servizio
Se ad esempio ti occupi di stress da lavoro puoi targettizzare manager, dirigenti o dipendenti che lavorano in alcuni settori particolari.
E’ più difficile che venga un muratore a lamentarsi di stress da lavoro, quindi pensaci.
Che non vuol dire che i muratori non soffrono di stress da lavoro, ma è probabile che su 100 muratori 1 possa essere interessato al tuo servizio, mentre su 100 manager 10 possano essere interessati.
Quindi, visto che parliamo di spendere soldi (perché su facebook è quasi impossibile farsi trovare senza un minimo investimento), magari ci penserei 8 o 9 volte prima di andare “a cazzo di cane” e poi dire che i social non funzionano.
Più hai chiaro a chi è rivolto il tuo servizio, meno soldi sperperi e più riscontro puoi avere.
Idem con patate, a chi è rivolto il tuo servizio? A chi parli? Che hashtag usi?
Le persone che hanno problemi di stress da lavoro, secondo te, è più probabile che ti trovino cercando l’hashtag #stressdalavoro? O cercando #psychology, #instacool, #photooftheday?
Anche perché, al di là dell’utilità di questi hashtag, presumo che i tuoi clienti siano italiani, quindi potrebbe non essere una cattiva idea usare hashtag italiani.
2: il concetto di sovraesposizione
…che vediamo nel prossimo video.
Intanto, la prossima volta che pubblichi qualcosa pensa se il tuo scopo è parlare col telefono o parlare con le persone che sono dall’altra parte del telefono.
Perché è per qello che devi essere sui social.
Un saluto e buon lavoro!
0 commenti