Buongiorno dottoresse e dottori!
Partiamo subito con l’articolo 20:
“Nella sua attività di docenza e formazione lo psicologo stimola negli studenti l’interesse per i principi deontologici, ispirando ad essi la propria condotta professionale.”
In questo caso parliamo di formazione per futuri psicologi.
Potresti pensare che il marketing qui non c’entri nulla, ma non è così. Quando fai formazione, il modo in cui ti poni, il modo in cui esponi i contenuti, il modo in cui ascolti le domande degli studenti e il modo in cui rispondi a queste domande, fanno sì che questi studenti possano apprezzare di più questa disciplina e impegnarsi di più.
Non c’è niente di peggio di un cattivo docente per far morire una passione.
Quando avevo 5 anni e ho iniziato a suonare il pianoforte, e la mia maestra si chiamava Giulia.
Mi ha seguito lei per 6 anni, poi mi sono trasferito e ho cambiato insegnante.
Dopo circa un anno, io avevo la tastiera quindi senza corrente non funzionava, dopo circa un anno arrivavo a staccare la corrente in casa e dire che era saltata la luce per non fare lezione (i miei erano al lavoro quindi non sapevano nulla).
Da lì a poco ho smesso, e per più di dieci anni la mia tastiera è rimasta inutilizzata in cantina finché poi ho deciso di riprenderla quando sono andato a vivere da solo.
Questo per dire quanto possa influire un insegnante sulla passione di uno studente.
Articolo 21
“Lo psicologo non deve insegnare l’uso di strumenti e tecniche conoscitive riservati alla professione di psicologo a persone estranee alla professione stessa.
Non deve sostenere attività abusive o ingannevoli concorrendo all’attribuzione di qualifiche o attestati, non deve ritenersi autorizzato all’esercizio di attività caratteristiche dello psicologo.
Sono specifici della professione dello psicologo tutti gli strumenti e le tecniche conoscitive e di intervento relative a processi psichici relazionali, emotivi, cognitivi e comportamentali basati sull’applicazione di principi, conoscenze, modelli o costrutti psicologici.
E’ fatto salvo l’insegnamento agli studenti universitari di psicologia e tirocinanti, ed è fatto salvo l’insegnamento di conoscenze psicologiche.”
Ok, qui ho dovuto fare un po’ di indagini perché l’argomento era un po’ complesso.
Potrebbe infatti sembrare a prima vista che non si possa fare divulgazione di temi inerenti la psicologia, mentre invece sappiamo bene che internet ne é pieno.
Al contrario invece lo stesso codice dice che è auspicabile la diffusione di temi riguardanti gli aspetti psicologici.
Quello che non si può fare è, in soldoni, divulgare le tecniche e gli strumenti necessari per poter diventare psicologi.
Cioè, puoi parlare di psicologia quanto vuoi, ma non puoi metterti a parlare di tecniche pratiche per fare lo psicologo.
Penso che sia spiegato il concetto molto bene, e sicuramente molto meglio di quanto ho fatto io ora, nell’articolo di Nicola Piccinini che trovate linkato qui.
Se hai dubbi o domande scrivimi nei commenti, e per vedere tutta la serie di cui pubblico un video a settimana, metti mi piace alla soluzione anticrisi per psicologi.
Ci vediamo nel prossimo video con il capo 2 del codice deontologico, un saluto e buon lavoro!
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